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I numerevoli nomi di Lampedusa
L'isola ha sempre conservato nel corso dei secoli il suo nome,
seppur leggermente modificato. Tolomeo, Strabone e Plinio, parlano
di Lipadusa. Il Mercatore la chiamò Lampidosa,mentre Scillace
le diede il nome di Lampadusa, a causa dei fuochi che si accendevano
su alcune torri per segnalare il punto di attracco alle navi.
Il Fazello la chiamò Limpadusa.Per Massa si chiamava Lepadusa,
dal nome greco di alcuni pesci che qui si pescavano in abbondanza.Ataneo
la chiamò Lapadusa, mentre il Nicolosi Lepadusa.A darle
l'attuale nome fu il geografo Nubiense: Lambedusa, da cui derivò
infine Lampedusa. Lampedusa ieri e oggi
Lampedusa ricopre nel Mediterraneo una posizione geografica particolare
ed è per questo che sin dai tempi delle prime civiltà
venne sfruttata per questa sua caratteristica.Lampedusa rappresentava
una base di appoggio dove poter rifornire di viveri e acqua potabile
le proprie flotte.
Stabilirono su Lampedusa le loro colonie prima i Greci ,poi i
Romani. E' possibile affermare ciò grazie ai ritrovamenti
fatti nell'isola.Essi riguardano antichi monumenti ,catacombe
, sepolcreti , fondamenta di edifici ed ancora cisterne,anfore,monete
siracusane ed agrigentine risalenti all'epoca dei consoli e degli
imperatori Romani.
L'isola venne dunque usata come base delle navi latine durante
le Guerre Puniche.Più tardi si rifugiarono nelle sue cale
e profonde insenature le veloci imbarcazioni dei saraceni che
qui riparavano dopo le scorribande sulle coste sicule e su quelle
continentali fino all'anno 813, in cui vennero scacciati da Gregorio
Telesiarca Greco.Lampedusa diviene in seguito un porto Bizantino
sede di transito per le flotte cariche di merci preziose provenienti
dall'oriente e destinate ai porti Europei.Prova di tutto ciò
ci viene fornita dal ritrovamento di monete appartenenti alla
Repubblica Marinara di Venezia. Nell'anno 1436 Alfonso d'Aragona
concedeva in perpetuo queste terre a Giovanni De Caro dei Baroni
di Montechiaro, una sua discendente Francesca De Caro andò
in sposa a Ferdinando Tomasi, portandogli in dote l'isola ,dopo
due secoli Carlo II di Spagna concedeva alla stessa famiglia il
titolo di Principe. Nel 1776, Don G.M. Tomasi, offriva l'isola
al sovrano per fortificarla perchè egli era impotente a
mantenerla di fronte alla pirateria. Allora Ferdinando IV volle
tentare la colonizzazione, così venne costruito un castelletto
dove prima sorgeva la torre e furono disboscati alcuni trati del
terreno. Ma il progetto non riuscì. Nel 1800 si trasferì
nell'isola Salvatore Gatt. Questi concesse all'inglese Alessandro
Fernandez una porzione delle sue terre, e fece costruire un muro
che la divise in due parti.In quell'epoca vennero compiuti colossali
disboscamenti e fu costriuto un castello dove prima si ergeva
la torre detta di Orlando . Sull'isola rimase dopo questi anni
solo la figlia di Fernandez che aveva sposato Fortunato Frendo.
Nel 1843 l'isola fu acquistata per 1200 ducati da Ferdinando II
di Borbone , mettendo fine alle lite tra i Principi ed i Maltesi.Da
lì a poco giunse Bernardo Sanvisente a capo di un corpo
di spedizione, il quale aveva il compito di creare una colonia
modello e da un gruppo di persone praticanti diversi mestieri.
Questi coloni erano palermitani, agrigentini e delle loro provincie,
ed ancora da Pantelleria , Ustica e Lipari. Molte furono le costruzioni
e le loro opere di bonifica effettuate dal Sanvisente: palazzi
(i cosidetti Sette Palazzi , mulini, strade.
Il Sanvisente che tanto aveva fatto per quest'isola nel 1854 dovette
ripartire.La popolazione che allora si aggirava intorno a settecento
abitanti lo rimpianse a lungo.
Lampedusa caduto il regno delle Due Sicilie passò al Regno
Italico. Dapprima venne dimenticata poi la Giustizia dei Savoia
vi impiantò una colonia di condannati al soggiorno obbligato,
la quale sopravvisse fino alla fine della seconda guerra mondiale
tra il malcontento della popolazione.
Nel 1878 fu elevata a Comune assieme a Linosa,ed è proprio
in questi anni che grazie alla scoperta dei primi banchi di spugne
a Lampione l'economia isolana visse un periodo di relativo benessere.
Durante l'ultimo conflitto, Lampedusa tornò ad essere occupata
per la sua posizione strategica . Trasformata in fortezza e munita
di arteglieria leggera e contraerea, fu quadro di cruenti combattimenti.
Passata la tempesta della guerra , la sua popolazione seppe trovare
nuove vie di sviluppo per la propria economia, dall'agro-pastorizia,
passò gradualmente allo sfruttamento delle risorse ittiche
per la notevole pescosità delle acque circostanti.Con la
costruzione dell'aeroporto e con l'installazione della stazione
ecogoniometrica della NATO sulla costa di ponente, Lampedusa assume
una sua precisa connotazione nel panorama mediterraneo.




